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La fronte corrucciata del Tommaso di Caravaggio è un'icona che evoca ondate di pensieri, domande, crisi esistenziali, rifiuti e rincontri dell'uomo affascinato dal mistero di Gesù di Nazareth. L'Autore si sente partecipe di questa esperienza, al punto da considerarsi veramente un gemello dell'apostolo. Perciò, novello Didimo, intraprende un pellegrinaggio a ritroso per trovare la risposta al suo interrogativo: chi è stato, anzi, chi è il Cristo? La ricerca si concentra in otto giorni, che rappresentano l'intervallo di tempo dalla prima apparizione del Risorto, quando Tommaso era assente, alla seconda, durante la quale egli riconosce di aver colpevolmente dubitato del suo Maestro per non averne saputo comprendere fino in fondo gesti e messaggio. Nel corso della sua ricerca Tommaso dialoga con gli altri discepoli e analizza gli episodi che i Vangeli tramandano. Per ricostruire il dramma interiore di un uomo e la reazione di una piccola comunità di discepoli, i quali riacquistano fede e fiducia nel Figlio dell'uomo, si immaginano personaggi e si trascrivono dialoghi che trovano però un sostanziale fondamento su quanto la Chiesa da sempre ha insegnato, a partire dal ruolo di Maria come corredentrice, perché conferma la progressiva acquisizione di conoscenze da parte del collegio apostolico.